Perchè iniziare a scrivere un diario?

Non sono una di quelle ragazze, che dopo una felice giornata correva a casa a raccontare tutto al suo diario segreto, scrivendo intere pagine su dettagli e frivolezze e magari attaccando anche colorati stickers a forma di arcobaleno, cuori e unicorni.
All’ età di 23 anni, però, mi sono detta perché non inizio anche io a scrivere, seppur in modo caotico o sotto forma di appunti, i miei pensieri e le mie sensazioni o tutto ciò che mi passa per la mente. Prendere un diario, quaderno o come nel mio caso un’agenda viola (Ultra Violet è il colore dell’anno secondo Pantone quindi siamo già nel giusto) glorificata da degli adesivi di Brandy & Melville: MALIBU in alto a sinistra, MADE IN LOS ANGELES al centro e SAINT BARTH in basso a destra. Una volta scelta la base ,abbellitela secondo i vostri gusti con tutti gli adesivi che volete, non deve per forza essere colorata se siete delle ragazze minimal un po’ concetto COS a cui viene un attacco epilettico alla vista di troppi colori va benissimo una Moleskine nera. Fatto ciò andate alla prima pagina, scrivete la data ed iniziate ad appuntare tutto ciò che vi passa per la mente anche solo “oggi sto uno schifo”, fine. Vi sembrerà stupido, ma quella frase scritta nero su bianco inizierà a far prendere forma a quello “schifo”, perché vi chiederete a cosa è dovuto, perché vi sentite così e magari arriverete facilmente alla soluzione o magari no, ma intanto vi sarete liberate da un pensiero che vi ronzava nella testa. Ora quella brutta sensazione non è più soffocata dentro di voi, ma è scritta su un diario, quindi un corpo esterno che porta un peso che vi stava per rovinare la giornata, siete riuscite ad esternarla e non per forza con un’amica o un genitore, cosa che magari vi mette a disagio, resta sempre tra te e te ma questa volta hai tutto quello che ti disturba davanti agli occhi.
Nel mio caso ci sono mattine in cui mi sveglio nervosa ma non riesco a comprenderne il motivo, magari ho mangiato un po’ di più il giorno prima, quindi il mio subconscio è lì che mi sussurra “fallita, debole, …” e altre cose poco carine che una persona non dovrebbe neanche pensare di se stessa (sempre per la famosa questione del volersi bene ed essere le nostre prime sostenitrici). Quindi prendo la mia agenda viola ed inizio prima a scrivere tutte le cose negative che mi passano in mente poi le rileggo, mi accorgo che io in realtà sono molto più forte di tutte quelle lamentele ed inizio ad auto difendermi dai pensieri negativi con le frasi che so che possono motivarmi, che magari durante il giorno leggo in giro e mi appunto nelle note dell’Iphone per usarle poi in momenti di sconforto come questi.
MOTIVATRICE PRESSO ME STESSA ecco come mi chiamo certe volte, faccio tutto da sola, passando dalla fase negativa a quella propositiva.
È così ho scoperto che alla fine tutte possiamo, a nostro modo, essere quelle ragazze che anche dopo la fase “Caro diario, Zac Efron non mi ama. La vita fa schifo” possono avere un appoggio per i momenti no e ricordarci sempre che, buttare fuori le emozioni è sempre la soluzione migliore per iniziare ad essere nostre alleate.