La nuova parola d'ordine è una sola: Alef Bags
Alef è l'inizio, simbolo di forza energetica, continuità, stabilità. È anche il centro da cui si irradia la forma pensiero. La lettera A, Alef, il numero 1, l'unità da cui tutti i numeri sono nati e formati, la prima energia increata che di per sé contiene il seguente come il bianco ha in esso tutti i colori dello spettro continuo; da esso si formano tutte le successive energie non generate. Questa energia è ciò che guida il team creativo di designer nella progettazione e produzione di accessori di moda che sono fonti di energia positiva per chi li indossa e non solo accessori dal forte gusto estetico. Attraverso lo studio delle forme, la combinazione di colori e materiali che emerge è un vero talismano. Il team creativo è composto da professionisti giovani e dinamici che sono costantemente a disposizione del marchio con la loro pluriennale esperienza nel campo della moda, del gusto e dell'entusiasmo nella creazione. Ogni prodotto è progettato, sviluppato e prodotto esclusivamente in Italia e trasmette il gusto per il nuovo e l'amore per la tradizione dell'artigianalità combinata con le più avanzate tecniche di lavorazione della pelle e l'uso di tessuti e materiali innovativi.
Ciao Alessia, ti va di parlarci del brand e di come è nata l’idea?
«L’idea di Alef è nata quando Tiziano Colasante, proprietario della Propel srl - azienda che da oltre 30 anni produce borse per le più importanti griffe italiane - ed io ci siamo incontrati per lavorare su un progetto comune. Tiziano è un genio nello sviluppo e nella creazione di borse e accessori ed io mi occupo di marketing e sviluppo prodotto non solo nella moda ma anche in cosmetica e design.
Il nome Alef prende spunto da un concetto filosofico e significa “inizio”: il momento in cui decidi di intraprendere una nuova strada. Infatti così è stato anche per noi che abbiamo deciso qualche anno fa di dare vita ad un nostro progetto».
Cosa rappresenta per te Alef?
«Alef è l’espressione della mia creatività e di quella di Tiziano. E’ un progetto che per noi riveste molta importanza in quanto è la nostra creatura. In poche parole siamo i clienti di noi stessi e forse per questo è tutto più emozionante ma anche difficile a volte.
Penso che la cosa più difficile sia stata quella di rendere la linea distintiva, dandole un carattere che sia riconoscibile. Ci sono volute alcune collezioni, ma siamo assolutamente contenti del risultato che abbiamo raggiunto nelle ultime collezioni.»
Quando hai deciso di dedicarti a un brand di accessori?
«Diciamo che quando è nato il brand lavoravo già da qualche anno come cool hunter e brand manager per lo sviluppo di nuove collezioni per alcuni marchi moda, tra cui anche brand di accessori . Credo che il settore sia molto stimolante e permetta di giocare molto creando commistioni con altri settori. In un certo senso è quel sogno che hai da bambina che diventa realtà.»
Come nasce una collezione Alef bags?
«Io sono trend specialist quindi di norma parto dallo studio dei trend (colori, materiali, forme) e sviluppo un mood board creativo d'ispirazione della collezione.
Successivamente inizia la selezione dei materiali e lo sviluppo dei nuovi modelli e/o modifica di modelli che abbiamo già sviluppato in precedenza.
Dopo lo sviluppo dei prototipi c’è il processo di revisione che comporta, a volte, anche il rifacimento del modello, perché sia come lo abbiamo immaginato. Studiamo i singoli dettagli nei minimi particolari: colori delle costole in abbinamento con il colore del corpo borsa, colore degli interni, accessori metallici, abbinamento dei colori e dei materiali.
Passione e profonda conoscenza del mestiere sono alla base del nostro lavoro.»
Quali sono i riferimenti di ispirazione quando metti in atto il genio creativo?
«Ogni collezione parte da spunti diversi: natura, arte, design. Tutto diventa ispirazione se guardato con occhi che vanno al di là della mera estetica. Penso che il fatto che io lavori come consulente per settori diversi in un certo senso mi permetta di dare input che spaziano dall’arte al design.»
Descrivici la prossima collezione SS 2019, a cosa ti sei ispirata?
«L’ultima collezione che abbiamo sviluppato prende ispirazione dalla natura esotica. Il tema predominante rimane quello del colore e degli accostamenti cromatici. La giungla viene vista quasi nella sua accezione psichedelica, cogliendone gli accenti visivi e tattili.»
Il Neon-Jungle sarà il protagonista della primavera Alef. Come hai realizzato alcune particolari texture materiche?
«Per questa collezione abbiamo rivisitato una lavorazione che avevamo già usato nella collezione invernale e che sta diventato elemento distintivo del nostro brand. Si tratta di una tripla lavorazione su base pelle ovina che viene tinta, spalmata con lamina liquida metallizzata e poi incisa. Il risultato è quello di un effetto molto particolare che visivamente ricorda le paillettes ma al tatto poi lascia intuire la sua preziosità. L’abbiamo nominata mermaid, perché ricorda proprio le scaglie della coda di una sinuosa sirena.»
Alef ha di recente sviluppato un progetto per una capsule collection in featuring con The Blonde Salad, di cosa si tratta?
«Ad Ottobre The Blonde salad lancerà sul suo sito/blog la collezione sviluppata a quattro mani con Alef. Abbiamo sviluppato una shopping, una borsa a mano e un marsupio a tracolla in un materiale particolare... non vorrei svelarlo prima del tempo. Vi lascio la curiosità. Diciamo che queste borse saranno la dimostrazione di come la borsa possa essere intesa proprio come un vero e proprio giocattolo, di come possa essere un accessorio divertente per chi sa prendersi non troppo sul serio. Il team di The Blonde Salad è davvero fenomenale. Lavorare con loro è stato divertente e motivante. Una esperienza che vogliamo rifare sicuramente.»
Cosa vuol dire oggi per te made in Italy?
«Made in Italy vuol dire eccellenza. Nei materiali, nella manodopera, ma soprattutto in quel gusto che è tipico italiano e che gli altri paesi ci invidiano.
Penso che sia molto importante preservare questi valori che caricano i nostri prodotti di autenticità e di importanza soprattutto agli occhi dei mercati stranieri che ne osservano e riconoscono le caratteristiche ancora oggi.
La nostra azienda si vanta di produrre totalmente in Italia riuscendo a mescolare l'artigianalità tipica della pelletteria Toscana con l'industrializzazione di alcune fasi di lavorazione mediante impiego di macchinari all'avanguardia.»