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KUBE

Il lusso di poter sbagliare


Clemenza, ecco la parola che mi rimbomba nella testa da un po’ di giorni, sono successe cose che mi hanno ispirata e fatta riflettere molto. Troppo spesso, la severità che utilizziamo con noi stessi, è un qualcosa che va ben oltre le torture cinesi fatte ai prigionieri di guerra! Ci precludiamo, troppo spesso, la possibilità di sbagliare, di permetterci di cadere. Quando capiamo di aver commesso anche un piccolo sbaglio da parte nostra siamo subito pronti a dirci le peggiori parole, ad auto punirci, a privarci di cose che possono farci stare bene, una tra queste: LA SERENITA’. Subito pronti a trovare i rimedi a quella caduta, ma pensateci bene, non sarebbe meglio andare dritti alle cause, per evitare poi quel senso di frustrazione che ne deriva? Ci aspettiamo sempre troppo da noi, non dico di abbassare i nostri standard, ma di ridimensionarli, non siamo super eroi, quindi scendiamo dal nostro podio della perfezione e accettiamo anche quei piccoli comportamenti, che possono renderci vulnerabili. Parlo a nome di quella categoria di persone, che alza così tanto l’asticella che poi rischia di rimanere fregato da tutti coloro che, invece, vivono con tranquillità e con i giusti tempi il proprio percorso. E’ giusto aspettarsi tanto da se stessi, ma ragazzi parliamoci chiaro, LA PERFEZIONE NON ESISTE, quindi smettiamola di darci dei falliti appena i nostri piani non vanno esattamente come vorremmo, perché ecco la novità: sulla Terra non ci siamo solo noi, bensì miliardi di persone.

Riprendendo la frase precedente sul trovare le cause e non cercare delle soluzioni, che vadano a rimediare all’evento, vi consiglio questo esercizio che con me ha funzionato, sisi io regina dei ghiacciai che non si concedeva alcun piano al di fuori dei propri schemi. Prendete il vostro diario o un foglio e fate la lista delle cose, che scatenano in voi quei comportamenti che tanto odiate, scrivete tutto ciò che vi viene in mente, che vi provochi fastidio anche al solo pensiero. Benissimo, una volta completata la lista tenete bene a mente queste situazioni e ogni volta che vi sembrerà di stare per viverle, fate qualcosa che vi possa far stare bene, che vi rilassi. Vi faccio un esempio con uno dei miei punti: io non sopporto di non avere il controllo di certe situazioni specifiche, cosa faccio per evitare di andare nel panico e scatenare una reazione che mi provocherà malumore? Inizio ad ascoltare la musica, ballo oppure medito, chiudo gli occhi respiro e penso a situazioni che mi hanno fatta star bene. Indovinate un po’ FUNZIONA!

Quindi amici della corte non siate quei giudici severi, che non sareste con nessun altro, abbiate rispetto per voi stessi, perché quello che riservate per la vostra persona sarà lo stesso trattamento che la gente poi avrà di conseguenza relazionandosi con voi. Se il rispetto parte da voi, vedrete che otterrete di conseguenza questo trattamento anche da parte degli altri. L’auto sabotaggio non è mai servito a nessuno, anzi ti affonda sempre di più. Tratti te stesso come vorresti che ti trattassero gli altri? Se la risposta è no, allora agisci di conseguenza subito, non esiste un momento in cui farlo.

FALLO SUBITO.

Sei tu la soluzione per te stesso.


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