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La Blackface in Europa esiste. E’ ora di parlarne!


Roberta Buonanno durante l’esibizione che ha scatenato il dibattito sui social

Immagine tratta dal programma televisivo tale e quale show.


L’anno scorso si è discusso molto di blackface sui social e sui giornali; ma di cosa si tratta esattamente?

Il blackface è una tipologia di trucco teatrale che consiste nel dipingersi il volto per somigliare ad una persona di pelle scura.

Questo fenomeno iniziò nel XIX secolo negli USA con le “Leggi Jim Crow” che prevedevano una divisione delle razze molto serrata: scomparti separati per passeggeri bianchi e neri, proibizione di entrare nei negozi non “assegnati” alla propria razza e la divisione delle scuole.

Questo fu l’inizio della segregazione razziale, partita dalla Louisiana e poi diventata legge per tutti i paesi americani, in cui tutti avrebbero ricevuto gli stessi servizi pubblici ma in strutture differenti. 

“Separati ma uguali” fu il motto dell’epoca nonostante i finanziamenti e la manutenzione destinate alle diverse strutture affermavano il contrario.


Un ragazzo beve da una fontana riservata alle “colored” people



L’abrogazione di questa legge fu un elemento base per il movimento per i diritti civili degli afroamericani che portò, nel 1964, all’abolizione di tutte le leggi in vigore che imponevano lo stato di segregazione razziale.

Anche in Europa si è diffuso il fenomeno della blackface e, ancora oggi, è presente più che mai in diversi contesti.

 A cadere nella trappola dell’ignoranza (non per la prima volta) l’anno scorso è stata la tv italiana, precisamente lo show “Tale e Quale”, con un’emulazione mal riuscita di Beyoncè, ritenuta dalla comunità di colore, di cattivo gusto. Fingersi neri per un’esibizione o per una festa in maschera è una presa in giro nei confronti della comunità di colore, vittima di soprusi e stereotipi sul colore della loro pelle e sulla loro provenienza. 



Emma Hallberg, la modella “di colore”


Nel 2018 una modella svedese Emma Hallberg è stata accusata di blackface dopo aver postato un video nel quale applicando il fondotinta, usava una tonalità molto più scura della sua pelle. 

Ogni 5 dicembre in Olanda, si svolge la parata di St. Nicholas che arriva in città portando doni e caramelle ma ciò che ha scatenato l’opinione pubblica è la figura dell’aiutante di St. Nicholas, Black Pete, che incarna l’essenza del blackface. Viso dipinto di nero, orecchini color oro extra-large e grosse labbra, questo è il modo in cui viene rappresentato. Tale personaggio ha scatenato molte organizzazioni che chiedono di non eliminare la figura di Pete ma semplicemente di modificarne l’aspetto. Con l’aumentare del movimento contro Pete, aumentano anche le organizzazioni a favore di lui, intenti a difendere la supremazia bianca. 



Alcune immagini della rievocazione di Saint Nicholas


Quelli citati sono solo alcuni esempi di questo triste fenomeno difficile da debellare; non spetta a noi decidere quali episodi sono giustificati o fatti senza malizia, sono le persone della comunità di colore a dover stabilire delle barriere che non devono mai essere superate perché, come disse Einstein, “apparteniamo all’unica razza che conosco, quella umana”.


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