Remedios Varos. Perché il surrealismo non è normativo.

Remedios Varos, abbreviazione più che necessaria del suo nome completo, María de los Remedios Alicia Rodriga Varo y Uranga, fu una pittrice ispanico-messicana.
Cittadina del mondo, viaggiò molto già dalla prima infanzia a causa del lavoro itinerante del padre, ingegnere idraulico.
Fu proprio lui il il primo a spronarla a perseguire una carriera artistica.
Egli non solo le fornì gli strumenti necessari per apprendere l'arte, ma anche la incoraggiò sempre a pensare liberamente e ad incuriosirsi di molti temi non-canonici all'epoca (soprattutto per una ragazza) come ad esempio le avventure dei libri di Dumas e Verne, il misticismo, le religioni, e la filosofia. Queste influenze sono chiarissime nella sua pittura, che ha uno stile particolarmente riconoscibile.
Innanzitutto notiamo infatti la precisione quasi tecnica del disegno, frutto degli anni a ricopiare i piani delle opere ingegneristiche del padre, e la minuziosità con la quale ella restituisce le prospettive e i dettagli degli spaccati di questo suo mondo onirico e teso.
È a mio parere molto interessante notare come nelle sue opere le figure spesso non hanno tratti esplicitamente maschili o femminili. Anzi, spesso Varo lascia interagire i corpi umani con elementi naturali e non, rendendo l'interpretazione libera dai canoni normativi della pittura tradizionale.
"Poiché il corpo femminile, il sacro spazio artistico erotico per gli uomini, viene trasformato da Varo in forme e figure non-generiche, lo spazio si libera dall'interpretazione sessuale monolitica." Dice la critica Kathryn Everly.
Inoltre, nelle sue opere troviamo ricorrentemente in maniera più o meno esplicita temi come la ricerca della libertà e l'oppressione.
Se fosse davvero sua intenzione affrontare i problemi della disuguaglianza di genere è un'affermazione che ha causato molte discussioni sugli (infiniti) elementi simbolici del suo intricato lavoro.
Fatto sta che la sua arte e le sue azioni hanno sfidato il patriarcato tradizionale, e mentre le sue opere vengono spesso interpretate come frutto di un mondo alchemico ed autobiografico, personalmente ritengo che esse portino un valore molto più significativo.