Yoko Ono. Perché è l'artista sconosciuta più famosa del suo tempo.

Yoko Ono è un'artista multimediale americano-giapponese, musicista, e attivista per la pace. Nata il 18 febbraio 1933 a Tokyo, è stata profondamente segnata dall'esperienza della seconda guerra mondiale che la costrinse trasferirsi a New York da giovane. È famosa soprattutto per il suo coinvolgimento nel movimento artistico Fluxus degli anni '60 e, nella cultura di massa, per il suo matrimonio con John Lennon.
Dotata di un talento semplice, grezzo e raffinato allo stesso tempo, spesso ignorato a causa delle (tante) polemiche sul suo rapporto con i Beatles, Ono rimane un'artista enigmatica.
Il suo contributo rivoluzionario alla scena artistica sperimentale degli anni Sessanta è spesso in gran parte inosservato.
Una volta descritta da Lennon come "l'artista sconosciuta più famosa del suo tempo", negli ultimi anni si è guadagnata una sempre maggiore rilevanza come figura ispiratrice a sé stante, grazie ad una serie di mostre retrospettive che mettono l'accento sui potenti messaggi di amore, pace e protesta che troviamo nelle sue opere.
Le prime opere di Ono erano spesso basate su istruzioni che comunicava direttamente agli spettatori, per mettere in discussione la divisione radicale tra l'arte e la partecipazione del pubblico. Infatti esso era visto generalmente in maniera passiva, come un'osservatore silenzioso. Nelle sue opere invece, spesso diventa un attore che partecipa all'azione artistica in scena.
"Painting to Be Stepped On" (1960-61), ad esempio, invitava le persone a calpestare (o no) un pezzo di tela posto direttamente sul pavimento.

Tra le diverse opere iconiche di arte concettuale e performative che la Ono ha prodotto, la più famosa è "Cut Piece" (1964), eseguita per la prima volta a Tokyo, in cui si è inginocchiata sul pavimento di un palco mentre il pubblico era invitato a tagliarle gradualmente i vestiti.
Ed è sempre nel 1964 che Ono pubblica un piccolo libro intitolato "Grapefruit". Questo, con parole e immagini, presenta una serie di istruzioni attraverso le quali l'opera d'arte viene completata, sia letteralmente che attraverso la fantasia del lettore. Divertente e sovversivo, questo libro è considerato un monumento dell'arte concettuale.
Nelle sue recenti retrospettive, Ono ha presentato una sala di installazioni forti e controverse, chiamate "Pieces of Sky". Si trattava di elmi di soldati, rovesciati, che penzolavano come cestini appesi al soffitto. Ognuno di essi era riempito con pezzi di puzzle che rappresentavano frammenti di un cielo blu, mentre alle pareti sono appesi degli schermi che proiettavanoo dei video, presi in diretta tramite apposite telecamere, del cielo sopra l'esposizione.
Impossibile non pensare al famoso slogan della coppia Lennon-Ono, "Give peace a chance", quando si guarda quest'opera così carica di speranza e sogni.
"Le cose non sono mai permanenti. Non si deve mai stare al centro. È molto meglio stare di lato perché si vedono meglio le cose. Io sono da sempre un'outsider, credo sia una condizione di privilegio."
Yoko Ono
Yoko Ono è un personaggio che memoria culturale di solito non illumina in maniera positiva, ma i brusii attorno al suo nome non devono in alcun modo mettere in discussione il suo valore artistico.
É stata una donna che ha portato avanti le sue idee, le sue opinioni, in maniera decisa, creando un contributo indiscutibile all'arte performativa e concettuale. Éd è per questo che va riconosciuta ed apprezzata.